non capisco la ragione per il commento (sarcastico?) riguardo alla non prensenza delle banche italiane nella lista delle banche ‘incriminate’: se non sono esposte cosi’ tanto al subprime come le controparti americane e le big europee e’ per una situazione di partenza al quanto diversa e meno sofisticata per il settore bancario italiano che solo ora ‘tenta’ di modernizzarsi un po’ e che storicamente e’ piu’ indirizzato al commercial and retail banking.
per quanto riguarda il ritorno alla profittabilita’ nel 2008, anche qui avrei qualche dubbio. prima di tutto, le banche stesse non hanno ancora quantificato le ripercussioni future della loro esposizione al subprime in quanto non si sono dovute preoccupare di prezzare le loro posizioni solo di recente con la chiusura dell’anno fiscale. inoltre, non vedo alternative valide per le banche come fonte di guadagno: si erano buttate sulla structured finance e derivati per cercare ricavi dopo gli assottigliamenti dei profitti da commissioni. anche M&As hanno portato guadagni, ma in questa fase dovranno cercare fonti alternative di reddito, si dovranno ‘inventare’ nuovi prodotti o nuovi settori..insomma non la vedo semplice..